Prologo
Le cuffie ortodinamiche o magneto-planari, che dir si voglia, non sono di certo una novità. Mi ricordo che già dalla metà degli anni '70 Yamaha aveva introdotto sul mercato un modello che sfruttava questa tecnologia. Dobbiamo però arrivare all'ultimo decennio di questo secolo per trovare dei progettisti, spinti da nuova fiducia nei confronti del sistema magneto-planare, che riuscissero a dargli lustro e successo a livello internazionale. Tra questi troviamo sicuramente il Dr. Fang Bian, che nel 2007 ha fondato, in quel di New York, la HiFiMAN, una delle maggiori e moderne produttrici di cuffie ortodinamiche.
Descrizione e confezione del prodotto
Le HiFiMAN HE400S sono contenute in un’elegante scatola in cartone ben accolte e ammortizzate dalla gommapiuma sagomata. All'interno troviamo anche, il tutto custodito in una nera scatolina in cartone, il cavo di collegamento, l'adattatore jack da 6,35 mm e, per finire, una piccola guida per l’utente.
Dal punto di vista tecnico
Qualche tempo fa mi imbattei in una definizione delle cuffie ortodinamiche piuttosto cattivella e decisamente ingiusta: le "elettrostatiche dei poveri". Forse l'equivoco nasce dal fatto che, parimenti alle elettrostatiche, le cuffie ortodinamiche sono provviste di un trasduttore planare, da qui la definizione di magnetoplanari: un diaframma sottile e conduttivo che si muove all'interno di un campo magnetico come i driver delle tradizionali cuffie dinamiche. Secondo il mio punto di vista, al giorno d'oggi, il discorso dell'eccellenza di una cuffia va visto più in base ai gusti e alle esigenze personali. Non è il principio fisico che determina la qualità e il successo di un determinato prodotto. La superiorità "a priori" delle cuffie elettrostatiche non è più, se mai lo è stata, una regola.
Lo ripeto ogni volta e spero di non stancarmi: inutile e ingiusto dare un giudizio di qualità su delle cuffie prima di averle fatte rodare a dovere! Inizialmente, nella grande maggioranza dei casi, il parere potrebbe andare dal “tiepido” al pessimo. Nel caso specifico delle nostre HE400S sono necessarie almeno una ventina di ore di funzionamento per accedere, acusticamente parlando, alle loro potenzialità timbriche e dinamiche. Diversamente, i risultati peggiori li avreste proprio con le sorgenti con modeste capacità di pilotaggio quali lettori portatili, smartphone, DAC e schede audio.
Nonostante non siano esattamente delle "piume" con i loro 350 g di peso complessivo, le HE400S sono abbastanza confortevoli, consentendo sedute di ascolto lunghe e rilassanti. Merito a mio parere, dell'archetto ben calibrabile, studiato per i modelli della nuova linea di HiFiMAN, che permette una corretta ed equilibrata aderenza delle cuffie alla testa dell'ascoltatore. I materiali scelti appaiono di buona qualità, sia nelle parti metalliche, elettriche che in quelle plastiche.
Qualche piccola lamentela per quanto riguarda il cavo di collegamento: anche se appare di buona fattura, il rivestimento, calza simil-tessuto lo rende un po’ rigido, facile ad attorcigliarsi e a prendere pieghe indesiderate. Se soggetto a sfregamento con altre superfici, anche vestiti per intenderci, tende a trasmettere rumore agli auricolari. Per finire, il collegamento ai padiglioni con mini jack, anche se comodo non è il massimo per la stabilità della connessione elettrica, una piccola rotazione può introdurre scrosci e fruscii indesiderati.
Ascolto
Uno dei primi quesiti che mi sono posto durante le prove è se fosse corretto giudicare queste HE400S come il prodotto entry level di casa HiFiMAN nel catalogo delle cuffie magneto-planari. Avendo avuto modo di ascoltare molte delle blasonate sorelle maggiori della serie Reference, direi proprio di no.
Il primo motivo è la loro facilità di pilotaggio, caratteristica per lo più sconosciuta alle mie, ormai antenate, HE400, per non parlare di cuffie tipo le HE-6, splendide musicalmente parlando, ma che necessitano di amplificatori molto potenti, in grado di erogare 5 watt su 50 ohm per dare il loro meglio. Poi, la timbrica: oserei dire tendenzialmente morbida, con medie frequenze appena un po' arretrate e gamma alta levigata e piacevole. Le "botte dinamiche" che altre cuffie di questa marca sono in grado di produrre, paiono un poco meno evidenti, ma tutto questo si concretizza in una fatica di ascolto decisamente bassa, anche considerando che, come detto, non sono leggerissime e che i pad, in velluto, tendono un pochino a scaldare i padiglioni auricolari, soprattutto nei mesi estivi.
Delle altre magneto-planari della casa conservano il caratteristico bel palcoscenico virtuale e il basso materico e ben articolato. In buona sostanza, indipendentemente dal prezzo di listino ed eventuali offerte del momento, scegliere di acquistare le HE400S penso debba essere un’opzione mirata in base alle loro caratteristiche. Inutile nascondervi che ,se da un lato queste cuffie possono essere pilotate con poca potenza da un gran numero di dispositivi, portatili e non, grazie alla loro buona sensibilità, 98 dB con 22 ohm di impedenza, il meglio lo si ottiene con amplificatori di classe, senza nessuna difficoltà di erogazione. Personalmente le ho provate con alcuni dei miei ampli auto-costruiti e con il Violectric HPA V281, in quest’ultimo caso con risultati decisamente di grande soddisfazione.
Generi musicali
Ascoltateci pure ciò che vi piace, queste cuffie sono sufficientemente versatili da poter prescindere dal genere musicale. Ovviamente una buona incisione tenderà a mettere meglio in evidenza le loro qualità musicali complessive.
Epilogo
Non c'è di che annoiarsi con la moltitudine di nuove proposte che il mercato ci mette a disposizione nel mondo dell'ascolto in cuffia. La mia sensazione è che la qualità media si stia alzando, non solo per le costose top di gamma, ma anche per cuffie come le HE400S che potremmo definire budget, che tradotto in parole povere, significa avere un prodotto di classe a un prezzo accessibile!
Selezione musica ascoltata
Leonard Cohen - Popular Problems - HD Tracks 24/96 - 2014
Chris Cornell - Higher Truth - CD-2015)
David Gilmour - Rattle That Lock - CD-2015
Howling - Sacred Ground - CD-2015
Dave Matthews Band - Away From The World - CD-2012
Mumford & Sons - Wilder Mind (LP-2015)
Orchestral Spectaculars - Cincinnati Pops Orchestra, Erich Kunzel - Telarc CD-2002
OST - True Detective - Music From the HBO Series - CD-2015
Pink Floyd - The Wall Experience - CD-2012
Vangelis - Blade Runner Trilogy: 25th Anniversary - CD-2007
Warren Zevon - Sentimental Hygiene - LP-1987
SCHEMA RIEPILOGATIVO
Voto massimo ✳✳✳✳✳ Spark, le scintille ReMusic
Timbrica: ✳✳✳✳ 1/2 | Calda, ma non troppo, piacevole, poca fatica anche per lunghi periodi di ascolto.
Dinamica: ✳✳✳✳ | Non a livello delle sorelle maggiori di casa HiFiMAN, ma comunque di tutto rispetto in particolare nella componente micro-dinamica.
Dettaglio: ✳✳✳✳ | Non sono cuffie iper-dettagliate, ma quello che si percepisce permette una agevole distinzione/separazione, incisione permettendo, di tutte le componenti.
Versatilità: ✳✳✳✳1/2 | Considerando la buona sensibilità, si pilotano con (quasi) tutto, quindi direi ottima.
Immagine: ✳✳✳✳ | Ampia in tutte le direzioni spaziali, sempre considerando che parliamo di... cuffie!
Estetica e funzionalità: ✳✳✳1/2 | Non bellissime ma di aspetto gradevole. Il cavo di collegamento, le connessioni ed i pads possono essere migliorati.
Rapporto prestazioni/prezzo: ✳✳✳✳ | Un Buon acquisto da consigliare a cuor leggero. Il prezzo è in linea con la qualità offerta, una eventuale sua leggera flessione le eleggerebbe, senza dubbio, a best buy.
Caratteristiche dichiarate dal produttore
Risposta in frequenza: 20Hz-35KHz
Sensibilità: 98dB
Impedenza: 22ohm
Peso: 350g
Lunghezza del cavo: 1,5m
Connettori: 3,5mm con adattatore per 6,35mm
Distributore ufficiale Italia: al sito Audio Azimuth
Prezzo Italia alla data della recensione: 349,00 euro, street price dal sito PlayStereo
Sistema utilizzato: all'impianto di Mauro Cittadini