Diffusori Acoustic Energy AE520

29.07.2021

In questi ultimi anni l’Acoustic Energy sembra essere molto attiva a livello progettuale. Ho recentemente provato il modello Acoustic Energy AE509 qui trovandolo eccellente e con l’unico appunto – veniale, considerato il prezzo – di non poter esprimere grandi volumi sonori. Ora, con molta curiosità, ho in sala di ascolto il modello più recente, e top of the line, l'Acoustic Energy AE520. Prima della prova mi domandavo se questo diffusore fosse un AE509 “con più bassi” oppure una versione del tutto simile ma in grado di reggere più potenza e suonare più forte. In realtà non è nessuna delle due: non è una AE509 on steroids quanto piuttosto una sua evoluzione, che mantiene praticamente immutata – anche se non teoricamente – la sola parte dedicata alle medie e alte frequenze, mentre utilizza una configurazione diversa per le mediobasse e le basse. Questa constatazione mi ha lasciato inizialmente interdetto e dopo averne parlato con il nostro Direttore e con l’importatore – gentilissimo e che ringrazio infinitamente per la pazienza e per avermele lasciate per così tanto tempo – ho avuto il modo di utilizzare le AE520, capirle a fondo e metterle nelle condizioni per esprimersi al loro meglio.

 

Tralascio tutta la storia della Acoustic Energy perché è stata trattata nell’articolo prima citato e uso invece qualche riga in più in merito alle AE520. La Acoustic Energy ha una tradizione più che ventennale incentrata soprattutto su diffusori di piccole e medie dimensioni. Quindi l’AE520, che è un diffusore di buone dimensioni, è un una sfida di non poco conto, sia perché è relativamente più difficile costruire un grande diffusore che abbini le doti di pulizia e accuratezza timbrica che sono il segno distintivo del marchio britannico, sia perché deve necessariamente superare e giustificare la differenza di prezzo con l’ottimo AE509.

 

Il progettista è Matt Spandl, lo stesso che ha progettato le AE509, e l’impronta si vede e si sente, come è anche sicuro che gli input del progetto siano il mantenimento delle forme del mobile, un tower alto e stretto, e l’utilizzo della medesima componentistica. Ovviamente, gli altoparlanti, che mantengono le stesse dimensioni – 125 mm per i woofer e 25 mm per il tweeter – e la membrana in fibra di carbonio e poi gli accessori quali i piedini e i connettori.

 

 

Acoustic Energy AE520

 

La AE520 si presenta quindi come una “torre” alta con poco impatto visivo frontale. La parte anteriore è quasi completamente occupata dai cinque woofer e dal tweeter. Ricordiamo che il modello inferiore ha solo due woofer e un tweeter in configurazione D’Appolito. Il pannello posteriore ha una porta reflex più o meno a metà altezza mentre nell’altro si trova nell’estremità superiore. La base che sostiene i piedini a cono e i connettori sono realizzati nello stesso modo: in alluminio e con una lavorazione eccellente.

 

I due woofer superiori e il tweeter sono esattamente gli stessi che si trovano sulla AE509 e anche la geometria e la configurazione sono uguali. Il carico è invece completamente diverso: mentre nella AE509 i due woofer sono “caricati” con l’intero volume del mobile più la porta reflex, nella AE520 essi sono confinati un box sigillato piuttosto piccolo. Infatti, esso occupa solo una sezione trasversale della cassa, lasciando la parte posteriore collegata attraverso un’apertura riempita di assorbente acustico con la parte inferiore, come si vede nella foto sotto.

 

Acoustic Energy AE520

 

Nella stessa parte inferiore si trovano i tre woofer e la porta reflex, resi nel disegno seguente.

 

Acoustic Energy AE520

Cambia anche il crossover. Innanzitutto, è diviso in due parti, c’è una scheda che contiene il passa basso per i tre woofer che occupano la parte bassa del mobile e una scheda che ospita il passa alto per i due woofer superiori e l’incrocio tra questi e il tweeter. Quindi, a parte l’impedenza di cui parleremo tra poco, i cinque altoparlanti dedicati alle basse e alle medie sono dei veri e propri woofer, con la discriminante che i tre in basso, da 16 ohm e in parallelo tra loro, ricevono solo la parte al di sotto dei 370 Hz, mentre gli altri due da 10 ohm in parallelo agiscono da midwoofe,r riproducendo il segnale fino al limite degli acuti. In sostanza, invece di rendere più potente il due vie delle AE509, gli è stata tolta la parte bassa dello spettro acustico e gli si è aggiunta una terza via.

Inoltre, una piccola differenza, dichiarata nelle specifiche, è che l’incrocio con il tweeter si trova ora a 2,8 kHz invece che a 2,9 kHz, che probabilmente si spiega con la necessità di meglio bilanciare i livelli di ciascuna via, esigenza che appare confermata dall’apparire di alcune resistenze ad alta dissipazione nel crossover.

 

La differenza di configurazione non è minima: la AE509 ha un centro acustico più o meno univoco per tutte le frequenze, coincidente con il tweeter, grazie alla configurazione D’Appolito, mentre la AE520 lo ha certamente per le medioalte, mentre per le mediobasse i tre ulteriori woofer contribuiscono in modo significativo. Questa cosa non mi preoccupa affatto ma è la “differenza” tra i due modelli.

 

Quindi, tornando all’introduzione di questo articolo, i due diffusori hanno gli stessi componenti e, a parte la necessità di avere una impedenza più alta per i tre woofer aggiuntivi per metterli in parallelo senza abbassare pericolosamente l’impedenza totale, hanno la stessa configurazione acustica nella gamma media e alta, quella sopra i 400 Hz tanto per capirsi, ma sono diversi in gamma mediobassa. Che i diffusori siano simili nel DNA lo si capisce anche dalle caratteristiche dichiarate: la risposta in frequenza è uguale, 30 Hz contro 32 Hz il limite in basso, e l’efficienza pure, 90 dB contro 89 dB.

 

Quindi vediamo ora come la diversità in gamma mediobassa si rifletta nella prova di ascolto.

 

Come dicevo all’inizio, in un primo momento sono rimasto interdetto. Se fatti suonare a basso volume è difficile percepire differenze. Il timbro è lo stesso e anche l’estensione sia in basso che in alto è del tutto simile. In termini di dettaglio e precisione poi diventa un’impresa quasi impossibile riuscire a trovarne. In più e nella configurazione iniziale del mio impianto, con un pre passivo, non riuscivo a far esprimere al finale la potenza necessaria per far apparire le differenze tra i due diffusori, che invece sono poi venute fuori in modo inequivocabile.

 

Prima di passare a un’analisi dettagliata vorrei dire che entrambi i diffusori sono più che eccellenti: l’AE509 è il top nella sua categoria di prezzo per precisione e correttezza mentre l’AE520 lo sorpassa in termini di versatilità e volume sonoro, mantenendo le eccezionali doti del più piccolo. Dico questo per evitare confusioni e squalificare l’uno a discapito dell’altro. Non è così, sarà in funzione del proprio ambiente di ascolto e dei propri gusti, riguardo il volume di ascolto, che si potrà scegliere: non in base alla qualità assoluta, abbondante in entrambi.

 

Per quanto riguarda la gamma medioalta e la ricostruzione della scena acustica potrei fare copia & incolla del precedente articolo e quindi qui riporto le note piuttosto brevemente. La ricostruzione della scena acustica è perfetta e la timbrica è corretta tanto da poterla definire allo stato dell’arte. Alzando il volume fino dove la AE509 arrivava ai suoi limiti la AE520 invece prosegue ancora un poco senza perdere in compostezza.

 

Come anticipato, la differenza fondamentale tra i due diffusori sta nella gamma mediobassa. Se per timbrica entrambe sono eccellenti, è nella “qualità nella quantità” che c’è un netto vantaggio per il modello più grande. Scusate il termine inventato ma il concetto è semplice: anche a un livello di ascolto piuttosto alto – non c’è più la necessità di andare oltre nel mio ambiente di circa 40 metri quadri – la coerenza, la distorsione e la timbrica non perdono le caratteristiche di eccellenza che si palesano ai livelli di ascolto più moderati. Come effetto collaterale si ha anche che la AE520 sembra essere leggermente più calda e piena, cosa che poi comporta una maggiore “piacevolezza” quando si aumenta il volume.

 

La dinamica è un altro aspetto in cui la AE520 eccelle, almeno in relazione alla sua caratteristica di efficienza, che non è altissima. Foraggiata con amplificatori potenti, ad esempio con il fantastico ItaliAcoustic HS-1 del nostro caro direttore Castelli, il suono accelera allegramente e trasferisce emozioni difficili da trovare in diffusori che, oltre a essere generosi, siano anche accurati e timbricamente corretti.

 

Un discorso a parte lo merita la riproduzione delle voci, che è una cosa complicata da fare bene, non fosse altro per la semplice considerazione che è l’unico “strumento” che tutti sono in grado di riconoscere facilmente. La qualità della “voce” della AE520 è ad altissimi livelli, come lo era anche quella delle AE509. C’è una piccolissima differenza che dipende non dal modo in cui questa è riprodotta – lo ripeto, in modo eccellente – ma dalla quantità di armoniche degli strumenti presenti nella stessa gamma di frequenze, che è superiore nella AE520.

 

In definitiva si tratta di un diffusore allo stato dell’arte, trasparente e analitico come i migliori monitor ma gradevole, pieno e potente come un sistema domestico deve essere. Tra l’altro è venduto a un prezzo che lo rende un’opportunità da non farsi scappare. Posso chiudere raccomandando di tenere in altissima considerazione non solo i due modelli provati ma, a questo punto non è una coincidenza, tutti quelli di questo marchio. Sono ottimi, costano poco ­e relativamente parlando potrei anche esagerare e dire che costano pochissimo, sono facili da interfacciare e tutto sommato anche gradevoli esteticamente, nella loro “classicità”.

 

 

Caratteristiche dichiarate dal produttore

Altoparlanti: 5 woofer in fibra di carbonio da 125mm e un tweeter a cupola in fibra di carbonio da 25mm

Risposta in frequenza: 30Hz-28kHz +/-6dB

Efficienza: 90dB

SPL: 113dB di picco

Potenza massima sopportata: 300W

Frequenze di crossover: 373Hz/2,8kHz

Impedenza nominale: 6ohm

Numero di vie: 3

Dimensioni: 18,5x113x32cm LxAxP compresi i piedini

Peso: 30kg ciascun diffusore

Finiture: Piano Black Gloss, Piano White Gloss e, gli esemplari in prova, American Walnut

 

Distributore ufficiale Italia: al sito de Il Tempio Esoterico

Prezzo Italia alla data della recensione: 3.800,00 euro

Sistema utilizzato: all'impianto di Maurizio Fava

Acoustic Energy AE509 e AE520 a confronto.
Acoustic Energy AE509 e AE520 a confronto.
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