Alla presentazione del premio ReMusic Spark
Gli Janas Lucia sono per molti aspetti dei diffusori eccezionali. Eccezionali perché suonano molto bene, anzi benissimo, ed eccezionali perché fanno eccezione nei confronti della maggior parte dei diffusori.
Arte Acustica è una azienda italiana dislocata in Sardegna e precisamente a Cagliari. A capo di questa intraprendente azienda vi è l’Ingegner Giorgio Todde, che ha le idee molto chiare sulla strada da seguire e sulla filosofia progettuale che distingue i suoi diffusori acustici. In pratica i diffusori Arte Acustica sono progettati per adattarsi alla maggior parte delle tipologie di amplificazioni, così il modello Concept è stato concepito come un diffusore ad alta efficienza dedicato alle elettroniche a tubi termoionici, mentre il modello Janas Lucia è stato pensato e realizzato per essere pilotato da amplificazioni a transistor.
Gli Janas Lucia oggetto di questa prova sono diffusori da pavimento a tre vie.
Mai descrizione è risultata tanto riduttiva.
Le caratteristiche di questo diffusore sono un tantino più articolate, così come molteplici e molto interessanti sono gli aspetti distintivi.
Andiamo con ordine.
Il cabinet Janas Lucia è in multistrato di betulla, materiale questo che ha caratteristiche di leggerezza e rigidità, un composto di legno naturale che permette di alzare molto la frequenza di risonanza in modo da abbassare drasticamente la distorsione meccanica. Il cabinet risulta leggero e, nonostante la mole, anche di facilissimo trasporto e spostamento. Non vi dico con quale sollievo ho appreso questa notizia, visto che sono abituato a pesantissimi oggetti anche di piccole dimensioni. Insomma, una volta tanto la qualità non è venduta a peso e mi sembra già questa una cosa eccezionale.
Anche il materiale fonoassorbente utilizzato all’interno delle Janas risulta originale e, devo dire, anche costoso: si tratta di lana naturale grezza che il progettista specifica provenire dalla propria regione di origine, la Sardegna.
Le dimensioni degli Janas Lucia non sono contenute, infatti il frontale è abbastanza ampio da ospitare comodamente il grosso woofer da 25 cm, mentre l’altezza permette di distanziare adeguatamente i tre trasduttori in modo da ottenere un fronte sonoro omogeneo senza evidenti scalini nel punto di passaggio tra un range di frequenza e l’altro. La zona mediana del frontale risulta inclinata in modo da ottenere l’allineamento in asse dei magneti e la giusta fase temporale di emissione. Il woofer è caricato in reflex con condotto posteriore, mentre il mid in carta da 13 cm ed il tweeter in seta da 2,5 cm occupano la parte superiore del cabinet, che risulta aperto. In effetti il midrange è montato in aria e quindi si tratta di un vero dipolo, mentre il tweeter possiede una propria camera chiusa a ridosso del magnete. Quindi, ricapitolando: il woofer è caricato in reflex, il mid a dipolo, il tweeter chiuso. Non vi sembra questa tipologia quanto meno originale?
Il mobile è rifinito con smalto lucido è può essere richiesto in vari colori: ne ho visti esposti di color bianco e viola ciclamino, quello in prova è rosso vivo come i vestiti indossati dalle bellissime e piccole fate della tradizione popolare sarda, appunto le janas, che di notte vi verranno a svegliare per farvi vedere i tesori che custodiscono ma che voi non dovete rubare, altrimenti tutto quello che toccherete si trasformerà in cenere e carbone!
La forma non è quindi il classico parallelepipedo e si fa notare soprattutto per l’ampio frontale in parte inclinato e la parte superiore aperta che contribuisce a snellire la forma grazie a linee eleganti e originali. L’occhio viene attratto dall’originale posizionamento del tweeter la cui flangia risulta in parte senza baffle superiore, probabilmente allo scopo di assecondare parzialmente le caratteristiche di dipolo del midrange.
Insomma, trattasi di un tre vie che poco ha dell’ordinario già così. Ma se considerate inoltre che non ha crossover, a parte un condensatore in serie al tweeter con la sola funzione di protezione e non di filtro, e una resistenza di attenuazione sul midrange, allora è da considerare ass-so-lu-ta-men-te straordinario. Sì, avete letto bene. Si tratta di un tre vie senza crossover!
Dovete sapere che sono dell’opinione che sia già difficile progettare un diffusore a due vie che abbia caratteristiche di buona caratura, figuriamoci un tre vie nei confronti del quale mi avvicino sempre con molta attenzione e circospezione. Pensare di poter realizzare un tre vie senza ricorrere a nessuna correzione per la linearizzazione dell’emissione, beh, per me era sicuramente una follia: almeno fino ad ora.
Mi sembra il caso, a questo punto, di lasciare la parola a Giorgio Todde, che descrive così la propria filosofia progettuale: “Ho cercato di ridurre il più possibile la distorsione di fase, distorsione della quale non si parla mai abbastanza, tale risultato è stato ottenuto eliminando virtualmente il crossover. Ci sono produttori di elettroniche che investono ingenti risorse intellettuali e umane per poter eliminare quanto più possibile i componenti passivi nel percorso del segnale, ottenendo spesso dei risultati di assoluto rilievo, non considerando poi che tanto ben di Dio viene dato in pasto al diffusore, elemento pieno zeppo di componenti reattivi spesso anche di bassa qualità. Quindi perché non provare a fare a meno del crossover? Il carico elettrico è quindi privo di quelle variazioni in modulo e fase tipici di sistemi con crossover; è a tutti gli effetti un carico facile".
Adesso che sono giunte nella mia sala d’ascolto le Janas Lucia della Arte Acustica, per me sono un esempio della capacità tecnica e realizzativa italiana, un vero miracolo acustico. Questo risultato ha richiesto diversi anni di studio e applicazione sfruttando alcuni concetti anche questi molto originali, ecco ancora le parole dello stesso Ingegner Todde: “Il sistema sfrutta un’interazione tra gli altoparlanti detta a interferenza controllata, cioè gli stessi interagiscono tra loro in modo non distruttivo, ma collaborativo; non è presente per intenderci quella distorsione che si sarebbe portati a pensare esista, chiamata effetto pettine o distorsione a pettine. Questo risultato è stato ottenuto grazie a un progetto nel quale è stata curata in maniera rigorosa la sinergia tra fattori geometrici, elettromeccanici ed elettrici.”
Mi sembra quasi impossibile poter ascoltare i miei brani preferiti senza notare scollamenti di emissione o scalini che demarcano il passaggio tra un range di frequenza e l’altro, mi risulta impossibile e sconcertante pensare o semplicemente immaginare la mancanza del crossover. Queste Janas si comportano come veri diffusori a tre vie, vale a dire con le medie frequenze limpide, estese e dinamiche in grado di rendere vivida la registrazione, basse profonde e ben controllate e alte dettagliate ma mai invadenti.
Il progettista consiglia l’utilizzo di amplificatori ad alto fattore di smorzamento con pilotaggio in tensione, in pratica sono escluse le amplificazioni valvolari, che tipicamente possiedono un basso fattore di smorzamento. In effetti i miei finali AM Audio si sono dimostrati ottimi compagni delle Janas anche se il loro fattore di smorzamento non elevato penalizzava un pizzico le basse frequenze, che ho corretto sollevando di una decina di centimetri i diffusori, dotandoli anche di una base in marmo. Avrei voluto effettuare alcune prove con amplificatori a valvole ad alta potenza, purtroppo in questo momento non mi ritrovo nella mia sala d’ascolto né il KR Audio né lo S.I. Audio Cult/I. Comunque, nonostante i 90 dB di questi diffusori, non mi sento di consigliare a cuor leggero abbinamenti con valvole di qualsiasi tipologia e potenza.
La prova d’ascolto è stata effettuata inserendo le Janas nel sistema composto da sorgente digitale autocostruita e sorgente analogica J.A. Michell GyroDec con braccio SME IV e testina Transfiguration Spirit a bassa uscita, step-up Fidelity Research FRT-3G, pre phono AM Audio MM20 con alimentatore dedicato, preamplificatore a transistor autocostruito e finali mono in classe A AM Audio B80, cavetteria White Gold, Systems and Magic e autocostruita.
Come detto il suono della Janas Lucia si fa apprezzare sin da subito per limpidezza e vigore, grazie alle medie frequenze che sono caratterizzate da trasparenza e linearità. Ascoltare brani di musica sinfonica è un’esperienza fatta di microdinamica dei dettagli e macrodinamica dei pieni orchestrali. Le pressioni sonore raggiunte con il volume elevato non risentono di alcuna compressione e il fronte sonoro è sempre omogeneo lungo tutto lo spettro delle frequenze. In questo modo la fatica d’ascolto anche nelle sedute prolungate è praticamente nulla, mentre è alto il senso di coinvolgimento all’evento riprodotto. Il soundstage è davvero molto largo e profondo. A tal proposito è necessario fare particolare attenzione al posizionamento dei diffusori in ambiente: consiglio di allargarli il più possibile sino al punto massimo in cui l’immagine centrale sia ancora salvaguardata e allontanarli molto dalla parete di fondo. Se la vostra sala d’ascolto lo consente suggerisco di applicare la regola che divide in tre parti uguali la stanza e posizionare i diffusori lungo la prima linea e il punto d’ascolto lungo la seconda.
Con la musica jazz si può apprezzare la ricchezza di armoniche delle basse frequenze che, oltretutto, risultano davvero molto frenate ed articolate: difficilmente mi capita di verificare questo tipo di parametro e queste belle performance da altoparlanti caricati in reflex. Posso citare le Wilson Sasha, che appartengono sicuramente a una categoria di prezzo superiore rispetto alle Janas. La sensazione più bella rimane lo strabiliante amalgama tra le principali frequenze, la riproduzione è da considerarsi praticamente puntiforme e sto sempre parlando di un diffusore da pavimento a tre vie senza crossover!
Anche la musica rock viene riprodotta in modo eccellente, ne gode la riproduzione della chitarra elettrica che si esprime con un effetto presenza davvero notevole, senza peraltro confondersi con gli altri strumenti, quindi senza impastare l’immagine o comprimere la dinamica e la pressione sonora. Ho alzato il volume sino a livelli che mi sembravano live! Provate ad ascoltare lo Sheffield Lab Drum Record con Jim Keltner e Ron Tutt.
Le Janas Lucia riproducono la musica come piace a me, in pratica il sound di questi diffusori è il sound che ricerco nel comporre i miei personali sistemi audio: un suono molto vivo, fresco, che si esprime lungo un range di frequenze ampio ed omogeneo, insomma un suono molto vicino al reale. Questo non vuol dire che non apprezzi i suoni, magari non estremamente lineari, ma in grado di emozionare l’ascoltatore. Non è il caso di queste Janas che muovono altre corde dell’animo anche ai bassissimi volumi dell’ascolto intimistico e tipicamente notturno.
Difetti? Sì, certo. Gli Janas Lucia sono diffusori molto rivelatori. Se hai sbagliato qualche componente nella catena audio sono lì a strillartelo in faccia. Non dico poi delle registrazioni poco curate, oppure di quelle eccezionali rese ancor più eccezionali da questi diffusori veramente eccezionali. Le Janas amano ambienti piuttosto grandi, se il vostro non è così ampio potete allora divertirvi parecchio: potete allietarvi provando ad alzare questi diffusori di una decina di centimetri utilizzando anche basi in marmo, oppure smorzando l’esuberanza delle basse frequenze inserendo delle spugne nel condotto reflex. Prestate sempre e comunque attenzione al posizionamento dei diffusori in ambiente, sono molto sensibili anche ai minimi spostamenti.
Cercate di non perdervi una seduta d’ascolto anche durante le mostre nostrane, non potrete fare a meno, nonostante la saletta, nonostante il rumore, nonostante il frastuono degli impianti vicini, di riconoscere in questi diffusori Arte Acustica dei gran bei diffusori, che mantengono alto il livello qualitativo del prodotto italiano.
Per me si è accesa una bella scintilla nel buio, una ReMusic Spark!
SCHEMA RIEPILOGATIVO
voto massimo ✳✳✳✳✳ Spark, le scintille ReMusic
Timbrica: ✳✳✳✳✳ | Molto corretta. L’equilibrio timbrico è eccellente. Rarissime le titubanze.
Dinamica: ✳✳✳✳✳ | Eccellente. Molto reale ed estesa. Senza segnali di compressione.
Dettaglio: ✳✳✳✳1/2 | Elevato in ogni range di frequenze. I minimi particolari sono posti in evidenza. In particolari condizioni le basse necessitano di accorgimenti per ottenere un maggiore controllo.
Trasparenza: ✳✳✳✳✳ | Di assoluta qualità. La dote migliore.
Immagine: ✳✳✳✳✳ | Ampia nelle tre dimensioni.
Velocità: ✳✳✳✳✳ | Impulsi rapidissimi e fulminei, con un’ottima vicinanza a quanto si ascolta dal vivo.
Costruzione: ✳✳✳✳ | Materie prime di pregio e terminazioni di qualità. Estetica e particolari costruttivi sicuramente migliorabili.
Rapporto prestazioni/prezzo: ✳✳✳✳1/2 | Per chi ama questo sound, un vero affare.
Caratteristiche dichiarate dal produttore:
Tipo: da pavimento, tre vie, woofer bass reflex, mid dipolo, tw camera chiusa
Componenti: 1 woofer da 25 cm, un midrange da 13 cm, un tweeter da 2,5 cm, un condensatore e una resistenza
Sensibilità: 90dB 1m/2,83V
Impedenza: 8ohm
Risposta in bassa frequenza: <30Hz -3dB
Note: I diffusori della linea Janas sono realizzati in multistrato di betulla con irrigidimenti interni dello stesso materiale, il materiale di riempimento è in lana di pecora, l'impostazione di base è analoga alla linea superiore Concept e cioè rigore progettuale, massima attenzione alle caratteristiche meccaniche dei materiali utilizzati, virtuale assenza del crossover.
Distributore ufficiale Italia: vendita diretta, al sito Arte Acustica
Prezzi Italia alla data della recensione: i diffusori sono personalizzabili nella finitura su richiesta del cliente:
con finitura satinata, monowiring e cablaggio standard 5.000,00 euro di listino e prezzo di lancio di 4.000,00 euro fino a tutto il Top Audio compreso
con finitura lucida +380,00 euro
con finitura lucida nera, prezzo da valutare
con biwiring +150,00 euro
con biwiring a cablaggio speciale +400,00 euro
Dove si possono ascoltare:
attualmente gli Janas Lucia sono presenti in postazione fissa a Roma presso Annuario Audio e a Cagliari presso la sede del produttore. Per prenotare gli ascolti telefonare al +39.333.3250360
Sistema utilizzato: all'impianto di Roberto "The Rock" Rocchi