NdR | Dal 9 febbraio 2014 Alfredo Di Pietro non fa più parte della Redazione ReMusic.
Per me la passione nasce spontaneamente all'età di undici anni, in un contesto familiare non particolarmente attento ai valori di quest’arte, con l'interesse per la musica che precede di poco quello per i mezzi di riproduzione audio.
All'epoca, circa quarantatre anni fa, acquistai in edicola i miei primi due dischi: la terza sinfonia di Johannes Brahms e il concerto per violino e orchestra in mi minore di Felix Mendelssohn. Li ascoltai sino a ridurli in polvere, per usare una nota espressione zappiana, sulla vecchia fonovaligia Lesa della mia nonna materna. Durante l'ascolto fissavo con intensità il movimento circolare del vinile, quel misero altoparlantino largabanda da cui fluivano quei suoni così sublimi e fu presto amore per tutto ciò che riusciva a ridare vita alla musica.
Nonostante ci siano degli appassionati che considerano i mezzi di riproduzione alla stregua di "pezzi di ferro" o agglomerati di componenti elettronici, io li sempre visti in stretto connubio con le emozioni che mi regalava la musica stessa, una simbiosi talmente forte che spesso non riuscivo a distinguere il limite tra i due. Non so se si tratti di una mancanza o un vantaggio, ma sono certo che il vederli in un rapporto così stretto ha condizionato il mio modo di essere audiofilo/musicofilo.
Due anni dopo, in occasione di una promozione scolastica, mi feci regalare da mio padre un compatto Philips diventando col tempo un collezionista di vinili che conservava i suoi gioielli con cura maniacale. Anche se i microsolchi dei primi LP erano stati devastati da una testina piezoelettrica dal peso di lettura di dieci (10!) grammi, sono ancora oggi tutti perfettamente conservati, con le copertine intonse e nessun graffio sulla loro superficie.
Il grande salto avvenne con un sistema monomarca Pioneer, giradischi PL 12 D, mi pare, amplificatore SA 6500 II e diffusori CS-E 421, bookshelf due vie con mid-woofer in fibra di carbonio molto belli da vedere, cui seguì un altro sistema, sempre Pioneer, ma con una coppia di diffusori RCF BR 45. Con qualche piccola variazione, sostituii più in là le RCF con due Infinity RSb, questa catena mi ha fornito musica per quasi trentacinque anni sino ad arrivare ai giorni nostri con un setup piuttosto anomalo, frutto di diversi ripensamenti e cambi di componenti.
Nel 2005, la scoperta del magazine online TNT-Audio fu un vero colpo di fulmine, riaccese nello stesso tempo la passione per l'Hi-Fi, rimasta se non proprio dormiente almeno sonnecchiante per diversi anni, e l'altro mio grande amore: quello per la scrittura. Mi iscrissi a diversi forum di discussione, dove ebbi occasione di conoscere parecchi personaggi noti e meno noti del pianeta audio. Ho affinato nel tempo le mie conoscenze mirando anche a una certa infarinatura tecnica. Alcune buone letture di elettronica ed elettroacustica nonché di acustica pura, come l'ottimo manuale di Everest F. Alton, hanno fatto il resto. Attualmente sono alle prese con l'apprendimento delle tecniche di misura, sia sulle elettroniche che sugli altoparlanti, con l'applicazione e il costante esercizio sono riuscito a produrre dei grafici che oggi corredano le mie recensioni. Sono esperimenti fatti nella consapevolezza di aver intrapreso un percorso lungo e difficile, ma tanto affascinante.
Mi è piaciuto condensare gli ultimi anni della mia grande passione in una serie di articoli, recensioni e reportage dove racconto il mio percorso dal 2006-2007 sino ai nostri giorni. Sono presenti nel mio sito personale Non solo audiofili.
Ho le mie idee, forse particolari, su cosa debba essere una recensione e cosa significhi essere recensore. In buona sostanza un sincero appassionato che non deve mai perdere il suo entusiasmo, mantenendo intatta una sana curiosità. Al di là degli aspetti puramente tecnici, l'attenzione per la cura del particolare in una visione generale, il documentarsi meticolosamente su ciò che si cela dietro un prodotto, chi scrive deve trasformarsi in un avvincente story teller che esprime prima di tutto se stesso. Deve farlo in modo non invasivo ma lasciando chiaramente trapelare il tessuto costituito dalle proprie esperienze, pennellate attraverso la sua peculiare sensibilità.
Il mio impianto
Sorgente analogica: giradischi Pro-Ject Debut II SE, testina Denon DL 160
Preampli phono: TCC TC 750 LC
Sorgente digitale: lettore CD Rotel RCD 1070, computer HP G62 con player Foobar 2000, scheda audio E-MU Creative Pre Tracker USB 2.0
Registrazione: deck a cassette Teac W-600R
Sinto: Denon TU-1500
Preampli linea: Rotel RC 06
Amplificatori: integrato Trends Audio TA-10.2, finale Rotel RB 1070
Diffusori: Canton LE 109, Dynavoice Definition DF-6
Cavi: segnale Fluxus 2*70 S, di potenza Fluxus LTZ 900, di alimentazione Fluxus Alimentami più molti altri cavi di diverso lignaggio