Alla prima parte di questo articolo
Il Kultur- und Kongresszentrum Luzern o KKL è il centro culturale e congressuale di Lucerna. Aperto nel 1997 dopo tre anni di sviluppo, si trova nel centro della città, di fianco alla stazione ferroviaria centrale e al lago, vedi video qui. È stato disegnato dal famoso architetto francese Jean Nouvel ed è costato a suo tempo circa 225 milioni di euro, dei quali un terzo circa raccolti da enti privati. In una ricerca di una università Svizzera, fatta due volte, si calcola che ogni anno il KKL genera circa 75 milioni di euro di valore aggiunto per la città e la regione di Lucerna.
Originariamente l’idea dell’architetto era di costruire la nuova sala concerti a forma di nave direttamente nel lago. Per motivi urbanistici ed ecologici, questa idea non potè essere realizzata. Le restrizioni per costruire edifici a Lucerna sono numerose e vengono rigorosamente controllate e rispettate. Per fare un esempio, nessuno può costruire sopra una certa altezza: né la stazione centrale, né le chiese e naturalmente neanche il KKL. L’idea iniziale fu quindi bocciata ed egli dovette rimettersi a progettare. Nouvel si disse allora “se non puoi andare in acqua, lascia che l'acqua venga da te”. Nouvel usa il termine inclusione per descrivere la sua idea di portare l'esterno dentro e l'interno fuori. Con canali d'acqua che conducono direttamente all'interno dell'edificio e un tetto che si estende sul lago, Nouvel concretizza la sua idea di inclusione.
Una caratteristica del complesso è proprio il gioco delle riflessioni che creano dei riflessi affascinanti. Non solo l’acqua mossa all’interno dell’edificio crea giochi colorati ma anche col fatto che in ogni area dell’edificio, a parte le sale da concerto, il pubblico può vedere l’esterno o l’acqua del lago. All’interno, invece, anche per il materiale usato e le forme, a seconda dell’orario e delle stagioni si notano diverse colorazioni. Praticamente ogni volta che ci si va si notano delle differenze. Due canali d'acqua hanno creato tre parti indipendenti dell'edificio: l'ala della sala concerti, l'ala della sala Lucerna e l'ala dei congressi e dei musei. I tre edifici si allineano come navi nel cantiere navale e si differenziano per la loro identità autonoma. Sono uniti dall'ampio tetto, che copre gran parte dell'Europaplatz e posteriormente dall'ala di servizio posta. Quest’ultima costituisce la spina dorsale dell'intero edificio e dà accesso a tutte le unità.
Penso che la sala da concerto Salle Blanche – vedi video qui – sia la parte più interessante per i lettori. Incomincio con i dati tecnici:
- apertura al pubblico anno 2000
- superficie sala 2.100 m²
- superficie palcoscenico piccolo 210 m²
- superficie palcoscenico grande 247 m²
- posti a sedere 1.898
- proporzioni 1:1:2 cioè 22x23x46m
- principio costruttivo shoebox - vedi qui
- volume 17.823 m3
La Salle Blanche è inoltre dotata di camere eco aggiuntive del volume totale di 6.189 m3, separate da 52 cancelli/porte. L'apertura di questi cancelli può modificare l'acustica e aumentare il tempo di riverbero fino a raggiungere i 2,8 secondi. Per i concerti amplificati viene usato il sistema En-Space della d&b Soundscape, vedi qui.
Come per tutte le sale da concerto la cosa essenziale è la qualità dell’acustica. Questo molti audiofili lo sanno anche con i propri impianti a casa. Il responsabile per l’acustica della sala era Russell Johnson e il suo gruppo Artec. Non sempre era d’accordo con l’architetto ma Nouvel ha sempre ceduto alle richieste del tecnico di acustica applicata sapendo della importanza dell’acustica. L’architetto non solo ha fatto concessioni al fonico ma anche ai musicisti, in particolare per quanto riguarda il colore della sala, che inizialmente era previsto molto scuro.
La sala è acusticamente isolata dal resto del complesso e dal fondale. Viste le restrizioni edilizie e dato che si voleva assolutamente mantenere il principio dello shoebox, tutta la parte della platea si trova al livello sotto il lago. Tutte le influenze sonore sia dell’acqua che quelle da altri edifici ma anche dalla sala Lucerna di fianco sono state eliminate. All’interno della Blanche il livello minimo sonoro è di circa 17-18 dB! Non azzardate neanche a respirare più pesantemente del normale per non farvi notare da tutti i presenti. L’isolamento acustico è tale che si possono svolgere in contemporanea due concerti, uno nella sala Blanche e l’altro nella sala accanto, Lucerna, usata molto per musica pop/rock e senza interferenze.
All’interno della sala da concerto ci sono inoltre 24.000 elementi di gesso che moltiplicano la superficie delle pareti della sala per un fattore quindici. Questi elementi di diffusione del suono fanno sì che in qualsiasi punto della sala si sente altrettanto bene. Almeno così mi riferiscono: personalmente sono stato finora solo in platea ed effettivamente ho sempre sentito bene. Preferisco la posizione centrale, perché effettivamente il bilanciamento tonale dell’orchestra in orizzontale rispecchia più fedelmente la disposizione orchestrale.
Le oltre cinquanta porte possono aumentare il volume della sala del trenta per cento, aumentando il tempo di riverbero utile specialmente nel caso di composizioni con grandi cori e orchestra. Anche le caratteristiche acustiche in queste camere eco si possono modificare essendoci delle tende molto pesanti che si possono alzare o abbassare.
L’acustica per gli ascoltatori è molto importante ma altrettanto è quella sul palcoscenico per i musicisti. Questa li aiuta molto nella loro performance, nel sentire non solo gli altri musicisti, quindi suonare e dialogare anche emotivamente insieme, ma anche sentire sé stessi. L’elemento acustico principale, chiamato canopy, si trova sopra il palcoscenico e la sua altezza si può variare da pochi metri fino in cima al tetto.
Ci sono voluti diversi anni di confronti e misurazioni dopo l’apertura della sala per conoscerne e migliorarne l’acustica. Anche oggi non si è smesso di misurare e provare piccoli aggiustamenti, tante sono le variabili a disposizione. Io mi ricordo molto bene le discussioni fatte all’inizio e anche le mie stesse impressioni avute dai primi concerti a questo riguardo. All’inizio trovavo l’ambiente troppo secco, gli strumenti si sentivano bene ma avevo una sensazione di distacco non molto coinvolgente. Preferivo, come diverse persone con cui avevo parlato, l’acustica della Tonhalle di Zurigo, per fare un esempio, anche se, per l’aspetto visivo, tutti erano concordi che la sala Blanche KKL era bellissima. Oggi non ho più quell’impressione di distacco nella musica, anzi, quasi tutti i concerti sono molto coinvolgenti, vivi.
L’acustica presentata per ciascuna manifestazione dipende anche dai musicisti e direttori d’orchestra. I tecnici KKL parlano con i musicisti e, in base alle informazioni ricevute, modificano leggermente l’impostazione di default. Così l’acustica della sala per la stessa sinfonia del Mahler può essere diversa secondo le esigenze del direttore. Sembra che a volte per musica jazz anche l’organizzatore possa decidere se vuole avere il concerto amplificato oppure no.
Mi piacerebbe informarmi più in dettaglio sia sui diversi metodi usati per decidere i parametri acustici, anche durante la costruzione della sala, che su come vengono fatte le registrazioni dei concerti messe in vendita. Ho già preso i primi contatti e vedremo se la cosa si può organizzare.
Foto e video
© Titian Rai
Per ulteriori info:
al sito del Lucerne Festival
al sito del KKL Luzern