Ci troviamo nel vasto, caotico e criticato mondo degli accessori per audio hi-end, abitato da oggetti che un qualsiasi essere umano non appassionato di Hi-Fi di qualità faticherebbe ben poco a definire assolutamente inutili e superflui. Per non parlare della considerazione che tale essere umano avrebbe nei confronti del povero audiofilo disposto a sborsare cifre assurde per possedere tali insignificanti oggetti. Infatti, come si potrebbero spiegare a un “qualsiasi normale essere umano” i vantaggi di punte e coni costruiti in materiali rari e pregiati da impiegare sotto i componenti audio? Come spiegare la differenza tra cinghie di trasmissione per giradischi in teflon, in cotone, in nylon e in gomma? Come spiegare la differenza che si apprezza con il cambio del cavo di alimentazione dal costo di svariate migliaia di euro, ovvero dei cavi di potenza e di segnale? Come spiegare che un supporto per diffusori o un tavolino porta elettroniche “suona” in modo diverso a seconda del materiale con cui è costruito? E a che cosa servono tutti quei tubi di diverse dimensioni disseminati per la stanza?
Insomma, diciamola tutta: le nostre mogli e compagne hanno ragione a considerarci per quello che siamo, cioè degli squilibrati psicolabili affetti da allucinazioni di tipo acustico percettivo. Devo anche dire che, durante brevi e rarissimi momenti di lucidità, mi ritrovo a osservare sconsolatamente la mia sala d’ascolto e il mio impianto e mi rendo conto di quanto la mia follia abbia raggiunto livelli davvero preoccupanti. Per fortuna questi momenti sono brevissimi e mi riprendo subito, tornando tranquillamente alla considerazione della ineluttabilità della presenza di pannelli fonoassorbenti alle pareti e di cavi sparsi per tutta la stanza, per non parlare di giradischi poggiati su tavolini di legno, piombo e talco dal considerevole peso di cento chili…
Fatta questa simpatica premessa, vi dico che non starei qui a parlare dello smagnetizzatore Acoustic Revive RD-3 se non avessi avuto modo di verificarne le prestazioni e l’utilità presso il punto vendita Audiokit di Aprilia dell’amico Mauro Zeppilli, conosciuto e riconosciuto da tutti gli autocostruttori del Lazio come “pusher” di riferimento per l’approvvigionamento veloce e sicuro di componenti elettrici ed elettronici, oltre che di altoparlanti e cavi di tutte le specie e marche.
Insomma, il buon Mauro mi fa ascoltare un dischetto prima-e-dopo il trattamento con l’RD-3 e sono subito convinto. Il passo successivo è stato richiedere via e-mail l’apparecchio alla Audio Azimuth, che in meno di ventiquattro ore mi fa recapitare il pacco via corriere.
Mi sembra sia arrivato il momento di riferirvi in concreto dell’Acoustic Revive RD-3, che è uno smagnetizzatore per supporti ottici. La procedura d’intervento è semplicissima, basta collegare alla rete elettrica l’RD-3 e accenderlo, poggiare il dischetto, premere il suo pulsante rosso, attendere che si spenga il led di colore verde, che avverte della fine del funzionamento ed effettuare la stessa procedura anche sull’altro lato del dischetto. In effetti, pur essendo un dischetto in plastica, il supporto per segnali digitali possiede elementi sensibili agli eventi magnetici diretti o indotti, come gli inchiostri colorati di stampaggio delle etichette, che presentano sostanze metalliche come ferro, cobalto o nichel influenzabili magneticamente, per non parlare della lastra in lega di alluminio che supporta l’incisione del segnale binario: considerate che l’alluminio non è magnetico, mentre lo sono i metalli utilizzati per le leghe. Ebbene, quale sia l’influenza negativa di un dischetto affetto da eccessive cariche magnetiche e come tale dischetto si sia magnetizzato, il sottoscritto non lo sa riferire in termini tecnici adeguati e credibili. Posso supporre che la vicinanza ai normali flussi magnetici indotti dai passaggi di energia come solitamente avviene nei trasformatori presenti nelle apparecchiature audio, o la vicinanza a sistemi magnetici di bloccaggio dei cassetti delle meccaniche o di fissaggio dei dischetti al sistema di lettura, possa quasi certamente influenzare magneticamente anche tutte le sostanze metalliche presenti nei dischetti stessi. Posso solo supporre che tali campi magnetici possano in qualche modo infastidire il sistema del gruppo ottico di lettura. Vero è che una rivista audio francese ha condotto una prova del RD-3 rilevando la differenza dell’intervento di correzione logaritmica sullo stesso dischetto prima e dopo il trattamento antimagnetico operato con questo accessorio, ottenendo il risultato di un numero di interventi correttivi inferiore riscontrato successivamente al trattamento.
Consapevole della mia limitata conoscenza in questo specifico campo tecnico, passo alla prova d’ascolto dello smagnetizzatore RD-3.
Naturalmente, senza farla troppo lunga, la prova è stata condotta ascoltando un breve passaggio musicale su un normale dischetto che è stato successivamente smagnetizzato e riascoltato subito dopo. Tale prova è stata condotta su un buon numero di dischetti. Beh, ne ho approfittato e me ne sono smagnetizzati un tot, utilizzando ben cinque impianti diversi. I rilevamenti hanno interessato un range di risultati che va dal semplice apprezzabile, passando per l’eclatante e giungere al sensazionale. L’analisi sensoria riguarda un aumento del contrasto dinamico che, conseguentemente, incide sulla risoluzione del dettaglio dettato probabilmente da una migliorata lettura da parte del gruppo ottico laser della sorgente digitale, con la netta sensazione di un maggior numero di informazioni del messaggio musicale. Anche la scena acustica è migliorata in termini di ampliamento dello spazio tridimensionale e di chiarezza e messa a fuoco dell’immagine. Insomma sembra di aver sostituito il normale cavo di segnale o di potenza o di alimentazione con uno di elevata classe qualitativa in grado di garantire i risultati sonori che ho appena descritto.
Naturalmente non ho potuto resistere dall’effettuare una prova utilizzando dischetti dvd video e Blu Disc, visto che ultimamente mi sono lasciato affascinare dall’alta risoluzione video full-hd. Infatti ho collegato al mio impianto come lettore blu-ray una Play Station 3 sfruttando l’uscita ottica di quest’ultima per collegarla al convertitore digitale, naturalmente il tutto rigorosamente a due canali. Come monitor un bel LCD Full HD Sony Bravia quaranta pollici.
Che ci crediate o no, il benefico effetto demagnetizzante del RD-3 si è manifestato anche con i dischetti video, in maggiore percentuale con i DVD che hanno subito manifestato contorni più precisi e un’immagine più limpida, oltre a una colonna sonora maggiormente convincente in termini di qualità audio generale. Mi sono ascoltato/visto per la duecentesima volta Across The Universe, film che, stranamente, non ha riscosso il successo che però a mio giudizio merita a pieni voti.
Quindi è utile effettuare il trattamento su tutti i tipi di supporto come CD, HDCD, SACD, CD-R, MD, tranne quelli magnetici come le musicassette o i VHS o Mini VHS C, ottenendo anche eccellenti risultati trattando preventivamente i dischetti registrabili per le copie digitali.
Ma non è finita qui.
Come suggerito dalla stessa Acoustic Revive, ho provato a demagnetizzare anche cavi di segnale e connessioni dei cavi di alimentazione, con gli stessi positivi risultati ottenuti con i dischetti. Insomma, trattare i componenti con il RD-3 potrebbe diventare una normale pratica per l’appassionato di hi-end, che notoriamente è in grado di apprezzare minimi miglioramenti dell’aspetto sonoro del sistema audio ma è anche disposto ad accettare la legge economica dell’Utilità Marginale, per cui si è disposti ad un aumento esponenziale dell’impegno finanziario per ottenere miglioramenti via via sempre più piccoli.
Il caso del RD-3 è la classica eccezione che conferma la regola, perché con una spesa minima, in relazione a quanto normalmente si possa spendere per componenti hi-end, si possono ottenere ottimi risultati.
Caratteristiche dichiarate
Alimentazione: 220V +/-20V
Consumo: 15W
Dimensioni: 160x56x198 mm LxAxP
Peso: 650g
Brevetto Japan n. 2942760 – USA n. 6058078
Prezzo di listino Italia alla data della recensione: 430,00 euro
Distributore Italia: al sito Audio Azimuth
Sistema utilizzato: all'impianto di Roberto "The Rock" Rocchi
DIRITTO DI REPLICA | LA PAROLA AL PRODUTTORE
Dear Sirs,
Thank you very much for the nice test and review of Acoustic Revive RD-3 disc demagnetizer.
We think your review and comments are poking splendidly the place which the product designer is just aiming.
Thank you very much.
The exporter of Acoustic Revive:
Yoshi Hontani, Managing Director
22/09/2011